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Inflazione. A Malta la più bassa d’Europa

Un giovane informatico, Oliver Garcia, originario di Londra ma che vive da alcuni anni a Valletta, la capitale maltese, come ha riportato il quotidiano economico https://globeecho.com/ ha dichiarato: “Se avessi saputo, avrei messo nella mia valigia qualche lattina di alluminio! Il costo della vita a Malta è più basso rispetto al Regno Unito, ma tutti si lamentano comunque dell’inflazione. Tuttavia, ora che sono qui, mi rendo conto che i maltesi sono abbastanza benestanti.”

I dati pubblicati da Eurostat confermano le sue parole: dal febbraio 2020, il tasso di inflazione registrato a Malta è stato uno dei più bassi nella zona euro, insieme a quello della Francia. In novembre, era del 7,2%, rispetto al 7,1% in Francia e all’11,1% nell’Unione Europea (UE) nel suo insieme. Questo è lontano dai record registrati nei tre paesi baltici (oltre il 21%).

L’economista Marcos Carias, specializzato nella zona euro meridionale presso Coface, spiega che ciò è dovuto al fatto che, come Parigi, Valletta ha attuato una forma di scudo tariffario molto protettivo per le famiglie e le imprese. In particolare, il governo ha chiesto alla società Enemalta, fornitore di energia al 67% di proprietà statale, di congelare i prezzi al livello del 2014. In cambio, la società riceve una compensazione per le perdite causate da questo tetto dei prezzi dovute all’aumento del costo delle importazioni di energia.

Malta, essendo un’isola piccola e densamente popolata, non possiede molte fonti di energie rinnovabili a causa della scarsità di spazio.

L’isola dipende quindi principalmente dall’acquisto di energia all’estero, in particolare petrolio e gas, mentre una parte dell’elettricità proviene dall’Italia attraverso un cavo sottomarino che collega Malta alla Sicilia.

Tuttavia, il governo maltese ha deciso di congelare i prezzi dell’energia ai livelli del 2014, causando un costo significativo per l’economia del paese. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), questo congelamento dei prezzi rappresenterà una percentuale del 2,5% del PIL nel 2022 e del 3,5% nel 2023.

Ciò porterà ad un deficit del 6% del PIL per l’intero 2022, il più alto nella zona euro dopo la Lituania (7,1%). Nonostante questo, Malta mantiene una posizione finanziaria relativamente solida, con un debito pubblico al 56,3% del PIL nel 2021, inferiore alla media della zona euro che si attesta al 97,1% del PIL.

L’inflazione in Europa. Le previsioni per l’anno 2023.

Il 15 dicembre scorso, la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di aumentare i tassi d’interesse di 50 punti base e prevede ulteriori aumenti significativi poiché l’inflazione rimane troppo elevata. Secondo le proiezioni, rimarrà al di sopra dell’obiettivo del 2% per un periodo di tempo prolungato.

I dati dell’Eurostat mostrano che l’inflazione in Europa è stata del 10% a novembre, leggermente inferiore al 10,6% registrato ad ottobre. Gli esperti prevedono che l’inflazione nel 2022 si attesterà intorno all’8,4%, scendendo al 6,3% nel 2023. Nel corso dell’anno, il tasso dovrebbe registrare una significativa riduzione, per poi stabilizzarsi intorno al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025.

Le proiezioni indicano una crescita economica contenuta nel breve periodo a causa della crisi energetica, dell’incertezza politica, dell’indebolimento dell’attività economica globale e delle politiche monetarie restrittive. Un rischio fondamentale per le prospettive dell’eurozona riguarda ancora la possibilità di interruzioni dell’approvvigionamento energetico europeo che potrebbero causare ulteriori aumenti dei prezzi dell’energia e tagli alla produzione. Uno scenario al ribasso che tiene conto di questo rischio indica un’inflazione più elevata rispetto alle proiezioni di base nel 2023 e nel 2024 (rispettivamente al 7,4% e al 3,6%).

Con l’attenuarsi delle circostanze sfavorevoli, la crescita economica dovrebbe riprendersi: gli esperti prevedono una crescita dello 0,5% nel 2023, dell’1,9% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025.

Prospettive economiche di Malta per il 2023

Le prestazioni economiche di Malta, nel 2022, sono state tra le migliori dell’UE grazie a generosi sussidi per frenare l’inflazione e alla crescente dipendenza dalla domanda pubblica e privata. Le previsioni degli esperti per il 2023 sono moderatamente ottimistiche. Così, come sarà il 2023 e quali rischi ancora si nascondono sotto la superficie della normalità?

I recenti rapporti del Fondo Monetario Internazionale e delle agenzie di rating confermano che le previsioni economiche del ministro delle finanze per il 2023 sono realistiche e raggiungibili. Tuttavia, identificano alcune realtà scomode che devono essere affrontate poiché rappresentano un rischio per la sostenibilità economica a lungo termine.

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Questo articolo fornisce solo informazioni generali e non sostituisce in alcun modo la consulenza professionale. Si raccomanda di consultare un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione importante in merito a questioni finanziarie, legali o di altro tipo. L'autore e la pubblicazione non sono responsabili per eventuali errori o danni causati dall'utilizzo delle informazioni contenute in questo articolo.

Sergio Passariello
Sergio Passariello
Fondatore della rete "Malta Business", una rete di consulenza, sviluppo e organizzazione aziendale a Malta nonchè CEO di Euromed International Trade che si occupa internazionalizzazione del business e sviluppo commerciale. CEO dell'Accademia Mediterranea di Cultura, Tecnologia e Commercio con sede a Malta, istituto di istruzione superiore autorizzato da MFHEA. Fondatore del CETA BUSINESS FORUM e del CETA BUSINESS NETWORK, il primo ecosistema digitale imprenditoriale per valorizzare i rapporti tra Europa e Canada.
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