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Malta ricorre al Tribunale UE contro il Pacchetto Mobilità

La Camera di commercio di Malta segue con grande attenzione gli sviluppi relativi al Pacchetto Mobilità UE, un documento che affronta il trasporto merci su strada e la sua regolamentazione. E’ notizia di questi giorni che Malta figura tra i Paesi che si sono rivolti contro questo provvedimento dinanzi al Tribunale UE, insieme a Bulgaria, Cipro, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania.

La nuova norma approvata da Bruxelles affronta in particolare le norme relative al cabotaggio, ai tempi di guida e riposo dei conducenti e sulle norme in generale applicabili ai conducenti fuori sede. Ma di particolare interesse per i membri della Camera maltese è il punto del Pacchetto che obbliga le aziende di trasporto a riportare i loro camion alla base ogni otto settimane: in sostanza, questo si traduce in 6 volte ogni anno solare, che moltiplicato per i 5 giorni trascorsi in mare dai veicoli di ritorno da Malta sottraggono ai camion un totale annuo di 30 giorni in termini di produttività. Lo stesso problema vale per tutte le aree insulari, comprese le isole italiane Sicilia e Sardegna.

Imporre tali requisiti alle compagnie di trasporto è incredibilmente oneroso per le aziende con sede in paesi che sono geograficamente disconnessi dal mercato unico e alla periferia dell’Europa” ha dichiarato David Xuereb, presidente della Camera di Malta.

Questa misura penalizzerebbe ingiustamente gli operatori maltesi con costi sproporzionati. È molto spiacevole che una misura del genere sia stata creata pensando a ulteriori motivi protezionistici, piuttosto che all’ambiente o al beneficio reale dei conducenti ” ha aggiunto lo stesso Xuereb.

La Camera e i suoi membri non hanno invece alcuna obiezione da avanzare in merito ai requisiti proposti nel Pacchetto Mobilità per i periodi di riposo per i conducenti. “Questi periodi di riposo sono già in atto e non sono sicuramente il punto critico che la Camera di Commercio pone all’attenzione dell’UE. I diritti dei lavoratori devono essere pienamente tutelati, ma non devono essere usati come una scusa per prendere decisioni illogiche o che si discostano dai principi di migliore regolamentazione e concorrenza leale nel mercato unico“.

La Camera di Malta continuerà dunque a seguire con la massima attenzione un problema serio che andrebbe valutato concretamente, e che non deve penalizzare le isole, gli Stati membri periferici o le piccole economie: tutte caratteristiche che coinvolgono Malta, e per le quali il Paese necessita di un sistema di trasporti e consegne di merci efficienti.

La Camera ribadisce che le Istituzioni europee, senza eccezioni, dovrebbero tener conto delle diverse realtà di ciascuno Stato membro al momento di emanare la legislazione riservando attenzione agli operatori di ogni angolo dell’UE affinché possano beneficiare dei vantaggi del mercato unico.

La Camera di Malta ha infine dichiarato di essere pronta a fornire tutta l’assistenza necessaria alle compagnie di trasporto, anche attraverso la filiale maltese del Business Bureau di Bruxelles.

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