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Tasse ambientali della UE. Il settore marittimo di Malta verso nuove sfide

Le sfide che il settore marittimo maltese dovrà affrontare dal 2024 in poi, con sovrapprezzi significativi e aumenti dei prezzi sulle rotte marittime dai porti italiani nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE, sollecitano le associazioni locali a cercare condizioni migliori.

Nel gennaio 2024, il settore marittimo di Malta dovrà affrontare una nuova condizione con l’attuazione del sistema di scambio delle quote di emissione dell’Unione europea (EU ETS). Gli importatori che utilizzano la rotta Genova-Malta dovranno pagare un supplemento di 100 € per container, una cifra che dovrebbe salire fino a 255 € entro il 2026 a causa delle pressioni inflazionistiche europee.

Una delle principali compagnie di navigazione ha annunciato questo supplemento in conformità con l’EU ETS. A partire dal 1 gennaio 2024, un costo aggiuntivo di € 100 per Il container verrà riscosso sulla rotta da Genova a Malta. La Direttiva europea (UE) 2023/959, che istituisce un sistema di tassazione delle emissioni di CO2 per il settore marittimo, impone alle navi mercantili di sostenere tasse sulle emissioni nei porti dell’UE.

Inoltre, la stessa società ha reso noto aumenti di prezzo per il trasporto di container tra Malta e altri porti italiani, tra cui Livorno, Salerno e Catania. Questi aumenti varieranno da € 25 a € 92 per container, a seconda del percorso e delle dimensioni dello stesso.

L’obbligo graduale per le compagnie di navigazione di restituire le quote di unità di emissione (EUA) è strettamente collegato a questi supplementi. A partire dal 1° gennaio 2024, quindi, la copertura delle emissioni aumenterà dal 40% al 70% nel 2025, per raggiungere il 100% entro il 1° gennaio 2026. Di conseguenza, la compagnia di navigazione introdurrà una clausola “ETS Surcharge”, soggetta ad aggiornamenti periodici in base alle Fluttuazioni dei prezzi EUA.

Le reazioni del mondo politico ed associativo maltese per l’aumento delle tasse nel settore marittimo

Un candidato alle elezioni europee del partito nazionalista maltese, ha criticato il governo nazionale per non aver negoziato un accordo più vantaggioso per Malta. Il candidato ha sottolineato la necessità di una maggiore vigilanza per proteggere i consumatori e le imprese maltesi da costi sproporzionati, data la posizione unica di Malta come nazione insulare.

Di contro, l’amministratore delegato di Malta Freeport Terminals e i rappresentanti della Camera di commercio di Malta e dell’Associazione dei datori di lavoro di Malta hanno fatto eco a queste preoccupazioni. Hanno espresso preoccupazione per la possibilità che i vettori aggirino Malta per eludere questi costi, influenzando negativamente i settori locali di importazione ed esportazione in un contesto di inflazione in corso.

Un eurodeputato laburista si è rivolto alla Commissione europea per affrontare i potenziali rischi economici per porti come Malta a seguito dell’introduzione dell’ETS il prossimo anno. Il porto franco di Malta aveva precedentemente avvertito dell’imminente tassa ambientale che avrebbe portato ad un aumento dei costi di importazione ed esportazione.

Sebbene la compagnia di navigazione coinvolta continui a impegnarsi a ridurre le emissioni di CO2 attraverso il rinnovamento della flotta e nuovi investimenti tecnologici, questi cambiamenti introducono un onere finanziario complesso per gli importatori maltesi.

L’implementazione della sovrattassa EU ETS, combinata con l’aumento dei costi di spedizione, rappresenta una sfida significativa per il settore marittimo di Malta. Allineamento con l’ambiente globale obiettivi, queste misure probabilmente si tradurranno in un aumento dei prezzi al consumo a Malta.

Questa situazione richiede un approccio proattivo da parte delle associazioni di categoria e delle parti interessate maltesi. Devono impegnarsi nel dialogo e nei negoziati sia a livello nazionale che europeo per cercare condizioni più favorevoli e mitigare l’impatto sull’economia e sui consumatori maltesi.

Solo attraverso sforzi concertati e comuni, tra le forze in campo, Malta può sperare di navigare in queste acque turbolente e garantire un futuro sostenibile per il suo commercio marittimo e il mercato dei consumatori.

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